Sentiero della Guerna
FORNO E LE STRADE STORICHE
La Contrada Forno
Le scarse notizie disponibili su questa contrada la fanno risalire all’epoca medievale. Lo stesso toponimo è di origine incerta, ma la tradizione popolare lo fa risalire alla presenza, non documentata, di un forno per la produzione di pane per tutte le famiglie della zona. Le mappe catastali, anche le più recenti, evidenziano la presenza di un canale che affiancava il primo tratto di quello che oggi è il “Sentiero della Guerna”, il quale derivava l’acqua da una chiusa (ròsta o treada in dialetto bergamasco) sulla Guerna, per alimentare uno o più opifici nella contrada Forno.
Notizie sull’esistenza della contrada si trovano nel “Nuovo catalogo delle Comunità e contrade loro spettanti, di tutta la provincia bergamasca” (G.A. Maironi da Ponte, 1776), che la annovera tra i 9 abitati di Adrara San Rocco: Belladogni, Caffi, Cassinelli, Dumengoni, Flaccadori, Forno, Galli, Martinelli e Pezze.
Su un edificio posto a valle della strada, che attraversa in direzione Nord il nucleo abitato, si notano due affreschi con raffigurazioni che si ritrovano all’interno della chiesina prospiciente la piazza.
La piccola Chiesa dell’Annunciazione, edificata nella prima metà del 1900, è realizzata in muratura di pietra locale a vista, con cornici e rifiniture in arenaria e laterizio. All’interno, l’altare è sormontato da una tela raffigurante la Vergine in trono, con San Rocco, San Domenico, Sant’Antonio e Santa Caterina d’Alessandria, tra i Santi più venerati in questi ambiti rurali. Infine percorrendo un primo tratto della mulattiera che ha inizio a sinistra della chiesina, si raggiunge un’edicola votiva dedicata a San Giuda Taddeo, il santo apostolo patrono dei casi disperati.
Le strade storiche
I percorsi che storicamente seguivano l’andamento del Torrente Guerna e quelli che connettevano le maggiori contrade della Valle di Adrara svolgono oggi funzioni diverse rispetto a quelle che un tempo hanno portato alla necessità di realizzarli.
Alcuni di essi sono diventati strade provinciali o di connessione tra le principali contrade del paese e le loro caratteristiche originarie sono state completamente cancellate per rispondere a esigenze di praticità e percorribilità con mezzi comuni.

Anche il “Sentiero della Guerna” così come lo vediamo oggi è il risultato di numerose trasformazioni realizzate nel tempo: per consolidarne il sedime, per la realizzazione di sottoservizi, per lasciare spazio a manufatti o a opere di regimazione delle acque, ecc.

Numerosi altri percorsi storici, che si inerpicano sui versanti della Valle della Guerna hanno subito modifiche come allargamenti, revisioni dell’andamento del tracciato, consolidamento del fondo che da un lato hanno permesso di conservare la loro importante funzione di accesso e manutenzione del territorio, rendendoli percorribili con piccoli mezzi fuoristrada o piccoli trattori, ma dall’altro hanno coperto o comunque modificato elementi caratteristici, quali la pavimentazione in pietrame calcareo, i cordoli in arenaria, le canalette e le cunette laterali per la regimazione delle acque realizzate con gli stessi materiali, i muretti a secco di sostegno delle scarpate.

La ricerca di nuovi tracciati più facilmente accessibili con mezzi agricoli ha in alcuni casi permesso di salvaguardare determinati tratti di percorso, come la cosiddetta “Strada della Ria”, posta poco oltre la Chiesina di Valle e il tabellone informativo n. 4, che conserva ancora la caratteristica pavimentazione in pietrame e rappresenta il primo tratto del percorso storico, prosecuzione di quelli di fondovalle, che inerpicandosi inizialmente sul versante di sinistra idrografica riprende poi la direzione dell’Alto Guerna, andando a servire le antiche contrade Volfo, Ca’ del Zorz, Ca’ di Maf, Bariletti, Piei e Gaiane.
Il “Sentiero della Guerna” è stato recentemente oggetto di interventi di riqualificazione che hanno permesso di migliorarne la percorribilità, garantire maggiori condizioni di sicurezza, soprattutto nei tratti più esposti, consolidare i sedimi specialmente nei tratti saltuariamente soggetti all’erosione delle acque. Intervento che si è ritenuto di fondamentale importanza è stato la realizzazione di 5 tabelloni informativi che offrono a chi percorre questo tracciato uno spaccato dei valori rurali passati e attuali dei luoghi attraversati, così da offrire al turista non solo una tranquilla passeggiata in questi luoghi suggestivi, ma anche una maggiore consapevolezza di come essi siano stati generati e trasformati, dalla natura e dalla sapiente azione dell’uomo.
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Coordinamento progettuale Stefano D’Adda (Studio GPT, Bergamo) | Testi, fotografie, cartografia e progetto grafico Fabrizio Rinaldi (Studio AgriFor, Zanica) | Pagine web https://www.harnekinfo.it | 2023